lunedì 4 giugno 2012

The Curve Of Forgotten Things

Chiunque mi conosca sa che negli ultimi tempi ho maturato un'ammirazione incredibile per una ragazzina che ha compiuto appena quattordici anni lo scorso nove aprile. Questa ragazzina si chiama Elle Fanning.
Elle, sorella minore della celeberrima Dakota, ha intrapreso anch'ella la carriera d'attrice già all'età di due anni, e da allora ha lavorato con i più affermati registi ad Hollywood. Qualche nome? David Fincher, Francis Ford Coppola e sua figlia, Sofia, e Cameron Crowe nella sua ultima fatica (anche questa dal titolo malamente tradotto in italiano: "La mia vita è uno zoo"), al cinema a partire dall'8 giugno.

Uno dei motivi per il quale amo Elle così tanto è che non si è mai minimamente sforzata di cercare di corrispondere ad un'ideale impossibile di fidanzatina di Hollywood, scegliendo sempre i propri progetti in base alla fiducia ed al genuino entusiasmo che riserva per il proprio lavoro (e che trapela da tutte le sue ottime performance). Inoltre, in una casta rigida ed elitaria come quella dello star system è riuscita ad imporre, e a farsi amare, anche per un altro segno distintivo: il suo stile unico e maturo, diventando quasi da subito un'ispirazione per gli stilisti di marche affermate (Marc Jacobs) e di quelle più presenti nella scena underground di Los Angeles (Rodarte).

Qui la vediamo proprio come testimonial della campagna promozionale di vestiti della stagione primaverile (2011) di Rodarte, alla regia Todd Cole. Potrei andare avanti a parlarvene ma credo di aver detto quanto basta, non vi rimane altro da fare se non cliccare play e rilassarvi per otto minuti.


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